Eccellenza,
come rappresentanti degli adulti di Azione Cattolica di Case Finali, vorremmo condividere con Lei la nostra esperienza.
Raccontare “la vita adulta” è rievocare con la voce, con la mente e, soprattutto, con il cuore. L’esercizio del racconto aiuta gli adulti a raccogliere l’esperienza, per poi rileggerla alla luce della Parola di Dio. Anche i racconti degli altri sono una luce sulla nostra vita: toccano sentimenti, fanno emergere ricordi e convinzioni, risvegliano ferite, perciò vanno accolti con rispetto. Raccontare il cammino degli adulti significa mettere insieme storie, a volte molto diverse: in fondo è difficile definire le storie, le relazioni, i percorsi in poche parole.
Chi sono gli adulti? E chi sono gli adulti di Azione Cattolica di Case Finali? In parrocchia gli Adulti aderenti sono 52.
Come anche Lei sottolinea nelle sue linee pastorali, la vita degli adulti di oggi è pervasa dalla sfiducia, l’incertezza, la paura per il futuro, lo smarrimento, l’individualismo e la chiusura nel proprio interesse personale ed è difficile essere portatori di speranza. Nella precarietà di una fede, sempre fragile per le sfide della vita, gli adulti cercano il filo rosso che dia senso e significato all’esistenza. Quando sei giovane continui a chiederti chi vuoi essere da grande e poi, quando cresci, scopri che essere adulto vuol dire continuare a chiedersi – giorno dopo giorno – come rispondere ad una chiamata. Abitare questa ricerca, senza mai arrivare ad una risposta definitiva, significa provare e riprovare a unire insieme il Vangelo con la storia. Uomini e donne, adulti con altri adulti, che vivono nell’esperienza associativa l’amicizia alla pari con i giovani e, da “fratelli maggiori”, imparano a camminare rimodulando il passo… perché essere adulti vuol dire anche continuare ad imparare, crescere, mettersi in discussione e convertirsi.
Allora, il percorso degli adulti che cerchiamo di proporre con qualche appuntamento parrocchiale e aderendo alle diverse iniziative diocesane, vuole portarci a scoprire la bellezza dell’INCONTRO, con i suoi imprevisti, la ricchezza dell’accogliere e la capacità di saperci far cambiare da ciò che accade. Dopo anni di isolamento, vogliamo partire dal testo “Vite a contatto” (percorso formativo per adulti proposto dall’AC nazionale) per intraprendere questo anno associativo che ha visto il rinnovo di tutte le cariche.
Da adulti, abbiamo scelto di aderire all’Ac con impegno e passione ed è il modo in cui noi vogliamo vivere la vocazione nella Chiesa, a servizio della comunità e del territorio in cui ci troviamo. Non vogliamo essere una semplice aggregazione, perché siamo un’associazione che parla di legami, di una rete di persone. Vogliamo accogliere tutti coloro che desiderano condividere un pezzo di cammino, nella storia della Chiesa di questo tempo, attraverso lo stile dell’Azione Cattolica. Diciamo a tutti che aderire è una scelta di responsabilità: se hai a cuore la tua fede, la vuoi coltivare, alimentare, vuoi farla crescere nel confronto con gli altri, puoi aderire all’Azione Cattolica e condividerne la strada. Anzi, farla tutti insieme, con vite a contatto.
Testo di Stefano Neri (Responsabile Adulti Case Finali), letto al Vescovo Douglas Regattieri il 12/02/2024, in occasione della sua visita pastorale.