Carissimo Vescovo,
l’occasione di questo incontro ci è grata perché possiamo così raccontare qual è lo stato di salute del Settore Giovani dell’Azione Cattolica.
Il Settore ha vissuto anni di cambiamenti importanti (sospensione delle attività in presenza a seguito della pandemia, ripresa post-covid e costituzione dell’unità parrocchiale Fiorenzuola). Ancor prima dell’istituzione dell’unità parrocchiale, il gruppo educatori ha avuto la necessità di unire le forze, insieme ai vicini di casa delle parrocchie di Santo Stefano, San Pietro e Madonna del Fuoco, e si è rigenerato nella presenza degli altri, nel sapersi non soli e condividendo lo slancio educativo e vocazionale.
I gruppi che si sono costituiti negli ultimi anni sono due:
• un gruppo giovanissimi (età delle superiori 14-19anni) e
• un gruppo di giovani (19+).
I gruppi sono composti da ragazzi che provengono dalle diverse parrocchie.
Il gruppo Giovanissimi si vede con frequenza settimanale, il lunedì sera alle 20:30. Il luogo di incontro cambia per favorire la presenza del gruppo all’interno delle diverse parrocchie e partecipano circa 20 ragazzi.
Il gruppo Giovani, invece, si vede con frequenza bisettimanale, il sabato mattina dalle 10 alle 12 presso la sede del Seminario. Partecipano al gruppo circa 20 giovani.
Dopo l’esperienza della pandemia, gli incontri sono ripresi in presenza e ci siamo proiettati sia sulle grandi occasioni di crescita (come le convivenze, le 3 giorni e la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona con Papa Francesco), sia sugli incontri curati dal gruppo educatori seguendo le guide formative proposte a livello nazionale, declinate sui bisogni dei nostri giovani e giovanissimi.
Il percorso di autofinanziamento per la GMG ha unito e rafforzato i due gruppi che hanno pensato, condiviso e realizzato una “cena con delitto”. Esperienza di intenso valore. “Insieme c’è più festa” recitava un motto ACR di qualche anno fa e così i nostri giovani hanno capito quanto è grande il valore dello stare insieme e condividere un progetto comune, tanto che quest’anno non ci sarà la GMG, eppure i giovani – tra mille incertezze, ma con gli occhi luminosi – non rinunciano ad un’esperienza come quella dello scorso anno e hanno deciso di allestire un’altra “cena con delitto”. Il ricavato sarà devoluto ad una realtà caritativa.
In questi anni, i gruppi sono cresciuti in numero e in diversi, sia giovani sia giovanissimi, si stanno impegnando nel servizio educativo verso i più piccoli come aiuto catechista, animatori ACR, animatori oratorio.
Proprio per il profondo senso educativo, che è una peculiarità dell’AC, quest’anno stiamo promuovendo molto la formazione personale a tutti i livelli e in particolar modo per ch,i tra i giovani e giovanissimi, ha un ruolo educativo. Gli educatori “senior con qualche outsider” hanno partecipato ad una formazione sull’affettività, in seminario, impegnando 4 venerdì sera tra ottobre e novembre scorsi, mentre per i più giovani stiamo cercando di dare priorità alle proposte formative sia diocesane che parrocchiali.
Convintamente aperti alla dimensione diocesana, promuoviamo la partecipazione alle proposte caritative promosse dalla pastorale giovanile, che favorisce l’incontro con le realtà bisognose.
Con il gruppo dei giovani siamo reduci da una convivenza incentrata sulla preghiera e sul ruolo “necessario” che essa riveste nella nostra vita. Il gruppo giovanissimi sta riflettendo sulle relazioni perno e fondamento della vita adolescenziale.
E poi c’è il tempo estate… e a Case Finali, il tempo estate è sinonimo di centro estivo parrocchiale. Un vero luogo di incontro tra diverse generazioni. I giovanissimi e giovani si impegnano nella cura dei più piccoli, alcuni mettono a disposizioni le proprie conoscenze e attitudini. C’è chi accompagna i bimbi con maggiori difficoltà; c’è chi mette a frutto i propri percorsi formativi, chi impara a fare e ad esserci. Piccole relazioni per un grande futuro.
L’obiettivo in generale è quello di accompagnare i giovani in questo periodo fertile che stanno vivendo, in modo da gettare dei piccoli semi, nella speranza che possano germogliare, ognuno con il suo tempo, senza fretta, per dare vita un domani a qualcosa di bello e buono.
Farli sentire parte di un gruppo è forse ciò che può dare ai giovani più forza, dire loro che non sono soli, ma che possono contare su qualcuno che vuole camminare con loro. Confrontandoci con i ragazzi risulta evidente l’esigenza di avere qualcuno che li sappia guidare, che sappia dire loro che c’è di più, che loro possono costruire tanto. E altro non è che il desiderio di essere guardati con occhi misericordiosi. In questo, l’esperienza della GMG è stata molto preziosa, ha permesso loro di guardarsi intorno e di rendersi conto di quanto grande sia la bellezza di questo cammino, di quante persone condividano questo stesso desiderio, li ha fatti rendere conto che non sono soli. Chiaramente il percorso è individuale, ma avere la consapevolezza che c’è qualcuno che cammina al tuo fianco è un valore aggiunto ed è quello che ci proponiamo come gruppo giovani. Il Settore Giovani, per sua natura e caratteristica, è un settore in continuo movimento, così com’è l’età adolescenziale e giovanile.
In questi anni siamo grati alla comunità tutta che ci ha sostenuti e che ci ha supporti, anche nei grandi momenti di sfiducia in cui ripartire con i gruppi ACG, dopo il covid, poteva essere anche solo una delle tante opzioni e non era per nulla scontato.
Ringraziamo anche tutto il gruppo educatori che, seppure tra tante difficoltà, non ha mai smesso di essere luce per i tanti giovanissimi e giovani che sono alla ricerca del senso della propria vita.
Siamo grati sia per le grandi occasioni, sia per quelle piccole di incontro con gli altri e con Gesù.
Testo di Beatrice Sacchetti (Responsabile AC Giovani Case Finali) e Laura Sardonini (vice Responsabile AC Giovani Case Finali), letto da Beatrice al Vescovo Douglas Regattieri il 12/02/2024, in occasione della sua visita pastorale.