Durante questi ultimi quattro anni l’ACR parrocchiale ha subito numerosi cambiamenti. Figli degli anni del Covid, che ci ha portati a fare incontri con 1-2 bambini e a disporre di solo 3 educatori, abbiamo capito che avevamo bisogno di trovare nuove modalità e nuove forze per portare avanti la nostra missione di servizio.
Tutto ciò lo abbiamo trovato grazie all’unione con le altre parrocchie della nostra unità parrocchiale perché, spingendo lo sguardo oltre i confini della nostra parrocchia, abbiamo capito che non eravamo i soli a vivere questo disagio, ma anzi provavamo le stesse cose: la stessa stanchezza, la stessa frustrazione, ma soprattutto la voglia di non mollare e l’amore per l’ACR.
Da queste basi di partenza, in accordo con i parroci e i presidenti AC delle tre parrocchie Santo Stefano, San Pietro e Case Finali (lista a cui poi, con l’ufficializzazione dell’unità parrocchiale, si sarebbe aggiunta anche la parrocchia di Madonna del Fuoco), abbiamo preso la decisione di scommettere su questo gioco di squadra mai visto prima e di unire il gruppo educatori per creare un unico percorso ACR.
Dal momento di questa decisione (che risale ormai a tre anni fa), dopo anni di tendenza all’accorpamento dei gruppi ACR per sopperire alla mancanza di bambini e di educatori, siamo riusciti, grazie all’aiuto di don Marcello e della presidente AC Francesca Santerini, ad invertire questa tendenza. Oggi possiamo dire di avere rifondato completamente il gruppo educatori. Abbiamo creato un vivace, eterogeneo e affiatatissimo gruppo educatori che conta 7 educatori fissi, di Case Finali, a cui si aggiungono quelli delle altre parrocchie, e 11 animatori ACR che si aggregano al gruppo “Edu(catori)ACR” quando la loro classe di catechismo viene coinvolta nelle attività.
I risultati più significativi, però, riguardano il numero dei ragazzi. Dai 1-2 bambini del post- Covid siamo arrivati ad una media di 15 ragazzi delle medie e 15 ragazzi di quinta elementare, fatto che ci ha consentito finalmente di creare:
un gruppo ACR specifico per le medie, unico nelle quattro parrocchie;
un percorso elementari specifico per ogni parrocchia. Ogni parrocchia, infatti, segue un percorso autonomo con le proprie classi di scuola primaria, anche se la programmazione delle attività viene fatta assieme dagli educatori dell’unità parrocchiale. Più specificatamente, a Case Finali abbiamo un percorso frequente e consolidato per la quinta elementare e più occasionale, ma presente, per le classi inferiori.
Un altro risultato importante è quello del clima che adesso si respira all’interno del gruppo ACR: siamo passati dal pensare, preparare e gestire un incontro da soli, ad un oggi in cui è migliorata la qualità degli incontri (più educatori = più forze e più idee). È possibile garantire con sicurezza un incontro settimanale ai gruppi diversi, ma soprattutto gli educatori hanno finalmente riscoperto la bellezza del servizio e del camminare insieme, sia con i ragazzi che con i propri coetanei. Posso affermare che oggigiorno il gruppo educatori dell’ACR non è solo composto da ragazzi e adulti accomunati dal servizio e dalla fede comune, ma da un vero e proprio gruppo di amici che scherza, ride, si attarda insieme dopo gli incontri e si ritrova anche al di fuori dei momenti legati all’ACR. I ragazzi ci osservano e percepiscono questa gioia e questa amicizia che ci pervade e ormai non saltano mai un incontro e partecipano ad ogni nostra proposta. In più fa crescere il gruppo, fa crescere noi Responsabili e ci ricorda che non andiamo in parrocchia ogni sabato solo per portare a termine un impegno che ci siamo presi a settembre, ma che ci andiamo perché ci dà gioia far conoscere Gesù ai nostri ragazzi, tutti insieme.
Testo di Federico Tozzi (Responsabile ACR Case Finali) e Agnese Dall’Ara (vice Responsabile ACR Case Finali), letto da Agnese al Vescovo Douglas Regattieri il 12/02/2024, in occasione della sua visita pastorale.